Fino alla grave malattia di Fidel Castro nel 2006, Raúl Castro ha svolto, a Cuba,un ruolo di organizzatore discreto. Eccezionale complemento alla leadership tellurica di uno stratega carismatico come Fidel.
Al trionfo della Rivoluzione, Raúlha organizzato le Forze Armate Rivoluzionarie, la cui forza aerea, truppe corazzate e unità di difesa aerea erano già, negli anni ’70, tra le migliori dell’America Latina.
Negli anni, e con il Vietnam come scuola, ha formato un esercito popolare capace di mobilitare, in ore, milioni di persone e di convertirsi in un vespaio per l’invasore.
Nel 2006, Raúl Castro ha assunto la guida politica del paese ed ha promosso una trasformazione economica globale, dopo una massiccia consultazione con l’intera popolazione. Dagli anni ’90 le Forze Armate sono state il laboratorio di nuove forme di gestione aziendale, principalmente nel turismo.
Ha ristabilito le relazioni con gli USA, rinegoziato il debito estero, agevolato il dialogo di pace per la Colombia, promosso la CELAC …
Ma la “tregua” per Cuba è stata di breve durata: è venuto il bombardamento di sanzioni di Donald Trump, il blocco totale del Venezuela, principale partner commerciale, e la pandemia, che ha causato una grave carenza di rifornimenti sull’isola.
In questo scenario, come quando ha lasciato la presidenza nel 2018, nel 2021 Raúl Castro ha ceduto la direzione nel Partito Comunista.
Ignacio Ramonet dice che Raúl ha avuto il coraggio non solo di promettere entrambe le sostituzioni. Ma soprattutto … di realizzarle.