I danni del blocco statunitense alla cultura cubana denunciati all’ONU

Cuba ha spiegato all’ONU i danni causati dall’inasprimento del blocco statunitense contro l’isola nel settore culturale, che ha generato milioni di dollari di perdite.

Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica e Informazione di Cuba (ONEI), 33.592 di questi viaggiatori provenivano dalla Federazione Russa, per il 53,2%, il che dimostra il consolidamento di Cuba come luogo di preferenza per gli abitanti di quella nazione eurasiatica.

A completare la lista dei maggiori emittenti di visitatori della nazione caraibica, la comunità di connazionali all’estero, Germania, Spagna, Canada, Filippine, Italia, Stati Uniti, Francia e Colombia.

Nonostante questo forte calo, risultato delle restrizioni imposte dalla pandemia COVID-19, il Ministero del Turismo cubano, in collaborazione con il Ministero della Salute Pubblica, stanno lavorando per consolidare la più grande delle Antille come destinazione sicura, con l’applicazione del protocollo sanitario appropriato a tutte le persone che arrivano nel paese.

Il settore del tempo libero nel mondo, il più colpito dalle restrizioni dovute al nuovo coronavirus, sta lavorando per un recupero graduale, a partire dall’applicazione di programmi di vaccinazione in diverse nazioni, tra cui Cuba, con due dei suoi candidati vaccini: Soberana 02 e Abdala.

Inoltre, l’ONEI ha riferito che fino ad oggi 36.585 residenti cubani sono tornati nel paese, anche nel rigoroso rispetto delle misure applicate nel territorio nazionale per combattere questa pandemia.


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