Emilia Romagna: approvata a maggioranza risoluzione contro l’embargo a Cuba

Emilia Romagna: approvata a maggioranza risoluzione contro l’embargo a Cuba

È stata approvata a maggioranza la risoluzione che ho presentato in commissione Cultura contro l’embargo di Cuba. Con Igor Taruffi (ER Coraggiosa) e altri consiglieri ho chiesto alla Giunta di fare proprio l’appello delle comunità cubane europee e sollecitare il governo per la cessazione dell’embargo.

Il blocco economico, commerciale e finanziario voluto dagli Stati Uniti riguarda anche tutto ciò che occorre alla sanità. Il risultato è l’aumento del costo delle forniture necessarie per lo sviluppo dei vaccini anti-Covid-19, il rifiuto dei fornitori a garantire i materiali per paura dell’impatto della brutale politica di blocco contro le loro aziende, inoltre risultano anche oggettivi ostacoli nell’acquisizione di materie prime, pezzi di ricambio e forniture per garantire i farmaci del Sistema sanitario nazionale.

Lo scorso anno la brigata medica cubana Henry Reeve, composta da 52 operatori sanitari esperti nella gestione di pandemie ed emergenze sanitarie, ha aiutato i nostri medici nell’ospedale da campo di Crema, area di focolaio tra le più importanti della Lombardia. In seguito, su richiesta della Regione Piemonte, sono stati inviati altri 38 operatori. Parliamo di medici che avevano già operato in numerosi contesti di crisi tra cui anche gli Stati Uniti durante l’uragano che flagellò New Orleans. L’alta prestazione medica della sanità cubana è nota in tutto il mondo e questo è solo l’ultimo capitolo della solidarietà che L’Avana ha tributato anche al nostro paese.

L’embargo deve cessare. Il diritto alla salute è un caposaldo non calpestabile e questo blocco, che pone misure contrarie a numerose norme del diritto internazionale e antepone alla salute ben altri ragionamenti, è una vergogna.


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