La risoluzione sottolinea che il Rapporto valuta con obiettività, equità, chiarezza e senso critico i compiti svolti dal Partito e dal popolo negli ultimi cinque anni.
La relazione centrale all’VIII Congresso del Partito Comunista di Cuba (PCC) è stata approvata oggi dai delegati alla riunione, la cui sessione plenaria è presieduta dal generale dell’esercito Raul Castro, primo segretario del Comitato Centrale.
Il delegato José Amado Ricardo Guerra, membro del Comitato Centrale, ha letto il progetto di risoluzione, che alla fine è stato approvato all’unanimità in tutte le sue parti, e ha orientato il suo studio da parte dei militanti del Partito e dell’Unione dei Giovani Comunisti così come l’adozione delle misure necessarie affinché il suo contenuto sia disponibile per tutto il popolo.
La risoluzione sottolinea che il rapporto valuta con obiettività, equità, chiarezza e senso critico i compiti svolti dal Partito e dal popolo negli ultimi cinque anni, così come le carenze del lavoro nazionale, la burocrazia, l’inerzia e la resistenza al cambiamento, così come la mancanza di fermezza, esigenza e controllo di fronte ai fenomeni negativi.
Riafferma anche che lo sviluppo dell’economia nazionale, insieme alla lotta per la pace e la fermezza ideologica, sono i compiti principali del Partito.
Il documento sottolinea che il rapporto centrale fa una valutazione accurata del compimento delle misure approvate per affrontare la pandemia COVID-19, espone le prestazioni dell’economia nazionale e identifica chiaramente i fattori soggettivi che influenzano la gestione economica.
La Risoluzione si riferisce alla necessità di promuovere nel Partito e nella società in generale la più ampia democrazia e uno scambio permanente di opinioni, sincere e profonde, non sempre coincidenti; di rafforzare il legame con le masse lavoratrici e la popolazione, e di assicurare la crescente partecipazione dei cittadini alle decisioni fondamentali.
Ha aggiunto che il partito comunista deve continuare a combattere i pregiudizi e tutti i tipi di discriminazione che ancora persistono e minacciano l’unità della nazione.
Il Rapporto Centrale chiedeva di rivitalizzare il lavoro delle organizzazioni di massa in tutte le sfere della società e di aggiornare il loro lavoro.
Ha anche sottolineato che nel lavoro politico ideologico non è sufficiente fare di più dello stesso; è necessario realizzare una profonda trasformazione volta a rafforzare l’essenza e i valori che emanano dal lavoro della Rivoluzione.
Il generale dell’esercito ha denunciato il programma di influenza ideologica e culturale che il nemico sta dispiegando, incentrato sulla rottura dell’unità nazionale e l’aspirazione delle reti sociali a diventare canali di sovversione.
La risoluzione sottolinea che il rapporto centrale ha riconosciuto i progressi realizzati nel campo della politica dei quadri e identifica le debolezze ancora presenti in questa direzione decisiva del lavoro.
Il Rapporto Centrale ratifica i principi che guidano la politica estera della Rivoluzione Cubana, riconosce la piena validità del concetto strategico della Guerra di Tutto il Popolo e il contributo dei combattenti delle Forze Armate Rivoluzionarie e del Ministero dell’Interno nell’adempimento delle missioni loro affidate.
Infine, la risoluzione sottolinea che l’8° Congresso segna la conclusione del processo di trasferimento ordinato delle principali responsabilità dalla generazione storica alla nuova generazione, come previsto.
La sessione plenaria di questa giornata si svolge al Palazzo dei Congressi dell’Avana con la presenza di José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del PCC, e Miguel Díaz-Canel, membro dell’Ufficio Politico e Presidente della Repubblica, oltre a circa 300 delegati che rappresentano più di 700 mila militanti comunisti in tutto il paese.