Ci sono giorni storici e il pomeriggio del 2 maggio merita di essere qualificato come tale. Almeno per l’atletica cubana e il quartetto 4×400 femminile (Zurian Hechavarría, Rose Mary Almanza, Lisneidy Veitía e Roxana Gómez), in grado di essere incoronato nella staffetta mondiale in Slesia, Polonia con un tempo di 3:28.41 minuti.
Qualcosa dentro di me mi diceva che il nostro quartetto doveva esibirsi in una prestazione senza precedenti. L’assenza degli Stati Uniti e Giamaica, ha fondamentalmente aperto loro la strada; e dopo il loro miglior tempo nei preliminari (3:27.90), il record più noto di una staffetta delle Grandi Antille dell’ultimo decennio, era prevista una finale da sogno.
E la storia è fatta dal fatto che sono diventate la prima staffetta lunga dalle Grandi Antille a vincere una medaglia ai Campionati del Mondo. È stata preceduta dal quarto posto con il 3:23.21, che sono ancora un record nazionale, di Roxana Diaz, Zulia Calatayud, Susana Clement e Indira Terrero a Pechino 2008. Una corsa fantastica, che ho anche apprezzato fino all’ultimo respiro.
Individualmente hanno corso le loro rispettive sezioni con un tempo di: Zurian (52,24 secondi), Rose Mary (52,96), Lisneidy (51,71) e Roxana (50,99).
Gloria fa rima con Storia
Onore a chi l’onore è dovuto. Una frase che si adatta alla misura a ciò che è successo oggi e alla forza e la tradizione che Cuba ha avuto in materia di quattrocentista. Ana Fidelia Quirot è il nostro principale riferimento, ma dobbiamo anche menzionare Aurelia Penton, Julia Duporty, Zulia, Idalmis Bonne, Indira Terrero, tutte sotto la rispettabile barriera dei 51 secondi, che sono quasi convinto che Roxana romperà presto.
Ora, mettere insieme una generazione di corridori di talento e trasformarli in una staffetta di successo richiede un lavoro extra, al di la del talento individuale.
Ripercorrendo la storia vi mostriamo la migliore 4×400 femminile di tutti i tempi, Cuba in quel rapporto, e poi i nove marchi d’avanguardia raggiunti da squadre di staffetta cubana, tutti sotto il famigerato 3:27.00 minuti, record che potrebbe ben materializzarsi, prima dell’appuntamento sotto i cinque anelli nella capitale giapponese, se manterranno la loro curva di progressione e serietà nel lavoro, oltre ad alcune aggiustamenti che dovranno fare per affrontare l’impegno più impegnativo che abbiano mai avuto.
I migliori di tutti i tempi:
Unione Sovietica: 3:15.17 minuti.
Stati Uniti: 3:15.51.
Repubblica Democratica Tedesca: 3:15.92.
Russia: 3:18.38.
Giamaica: 3:18.71.
24 – Cuba: 3:23.21 (Pechino 2008-4tas).
I migliori tempi storici cubani 4×400 (femminile):
3:23.21 (Polonia 2021)
3:24.23 (Atlanta 1996).
3:24.91 (L’Avana 1991).
3:25.22 (Sydney 2000).
3:25.46 (Pechino 2008).
3:25.85 (Atlanta 1996).
3:26.32 (Göteborg, Svezia-1995).
3:26.70 (Winnipeg 1999).
3:26.74 (Daegu 2011).
Quindi celebriamo le nostre ragazze, qualunque cosa accada, la gioia più grande del fine settimana mi è stata fornita da Zurian, Rose Mary, Lisneidy e Roxana. A Yipsi Moreno, commissario nazionale e con il quale ho potuto scambiare parole traboccanti di orgoglio, così come a milioni di cubani che come me, hanno seguito la gara in diretta su Youtube, dei Mondiali di atletica leggera, a prescindere dal costo di megabyte o dei dati, e accarezzando il cielo con quell’abbraccio e sorriso finale delle nostre ragazze.
Sicuramente questo 2 maggio è stato un giorno storico.