Italiani e cubani che vivono in questo paese hanno chiesto oggi la fine incondizionata del blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro l’isola, con manifestazioni in diverse città.
Lo slogan ‘Basta con il blocco’ è risuonato forte, cantato a squarciagola o stampato su manifesti e striscioni, nelle manifestazioni di solidarietà con la nazione caraibica indette per questo fine settimana dall’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaic).
In questo primo giorno, la mobilitazione ha coperto le città di Milano, Como, Napoli, Faenza, Ravenna, Udine, Pordenone, Piombino, Lodi, Desenzano, Catania, Padova, Trieste, Cologno Monzese, Ancona, Senigallia, Cremona e Crema e, sostenuta da altre organizzazioni, tra cui il Coordinamento Nazionale dei Cubani Residenti in Italia (Conaci).
In Piazza del Castello a Milano, centinaia di persone hanno alzato bandiere, cantato, ballato e unito le loro voci per chiedere la fine della politica genocida mantenuta dai successivi governi statunitensi contro il popolo cubano.
Prensa Latina ha parlato da lì con Gianni Fosatti, segretario del circolo Anaic di Milano, che ha sottolineato il significato dell’appoggio a Cuba, come segno dell’internazionalismo praticato da Cuba stessa, anche nelle complesse circostanze imposte dalla pandemia Covid-19.
Da parte sua, la presidente di Conaci, Ada Galano, ha evidenziato come stia crescendo in Italia e nel resto d’Europa la campagna contro il blocco, un tema centrale della sua organizzazione, che è impegnata anche in altri sforzi volti a questo obiettivo.
Attività simili sono previste per domani a Roma e in altre venti città di diverse regioni.
