Discorso del Dr. José Angel Portal Miranda, Ministro della Salute Pubblica di Cuba alla 74° Assemblea Mondiale della Sanità

Discorso del Dr. José Angel Portal Miranda, Ministro della Salute Pubblica di Cuba alla 74° Assemblea Mondiale della Sanità

Tema: “Porre fine a questa pandemia, prevenire la prossima: costruire insieme un mondo più sano, più sicuro e più giusto”.

Signora Presidente;

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;

Eccellenze:

La pandemia causata dal COVID-19 ha generato una crisi con gravi effetti. Il suo impatto va oltre la salute e attraversa tutti i settori, con un impatto negativo sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

La situazione internazionale è complessa. Il numero di casi continua ad aumentare, e la distribuzione ingiusta e diseguale dei vaccini sfida gli sforzi per porre fine all’attuale scenario epidemiologico.

A Cuba, l’attuazione del Piano Nazionale di prevenzione e controllo del nuovo coronavirus, insieme ai nostri protocolli sanitari e l’esperienza acquisita, hanno permesso di recuperare il 94% delle persone infettate, il che ci colloca tra le nazioni con le migliori prestazioni in questo indicatore.

Abbiamo sviluppato cinque candidati vaccini, due dei quali in studi clinici di fase 3 e altri tre in fase 1 e 2. I risultati ottenuti finora sono molto incoraggianti.

Di conseguenza, abbiamo recentemente iniziato un intervento sanitario in gruppi e territori a rischio, e più di un milione di persone hanno già ricevuto almeno una dose dei candidati vaccini Soberana 02 o Abdala.

Tenendo conto dei risultati positivi ottenuti, stimiamo che entro la fine di agosto, il 70% della popolazione cubana sarà stata vaccinata. Una volta che le valutazioni corrispondenti saranno concluse, avremo a disposizione più vaccini, che non solo beneficeranno Cuba, ma anche altri paesi.

Eccellenze:

Contrastare l’impatto del COVID-19 ha richiesto uno sforzo straordinario ai professionisti della salute, agli scienziati, al governo e a tutto il nostro popolo.

Oltre alle indubbie sfide sanitarie per affrontare il virus, si è intensificato l’ingiusto blocco economico, commerciale e finanziario che è stato imposto al mio paese per più di 60 anni, limitando il nostro accesso alle risorse necessarie per affrontare la malattia e le sue conseguenze.

La nostra industria biotecnologica è riuscita a far sì che l’85% dei prodotti utilizzati nel protocollo di trattamento siano fabbricati a livello nazionale – un impegno di sovranità tecnologica nella fabbricazione di medicine, forniture e vaccini.

D’altra parte, in mezzo alle costanti azioni per screditare e ostacolare la cooperazione medica cubana, abbiamo sostenuto la lotta contro la pandemia in 40 paesi, dove sono arrivate 57 brigate Henry Reeve, i cui membri si sono uniti agli oltre 28.000 professionisti della salute che lavorano in 66 paesi.

Signora Presidente:

Molteplici esperienze sono state lasciate da questa difficile malattia, evidenziando la necessità di sistemi sanitari resilienti, basati sulla Primary Health Care, con un approccio ampio e innovativo, che contribuiscano alla salute di tutti.

Siamo parte di un unico mondo, che spetta a noi preservare a beneficio dell’umanità. Solo l’azione congiunta dei paesi e dei loro governi, basata sul rispetto, la solidarietà e la cooperazione, garantirà il successo di questa battaglia e proteggerà il pianeta da eventi simili.

Grazie mille.


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