Gli operatori umanitari cubani sono arrivati a Torino… un anno fa

Aiuto medico di Cuba contro il Covid-19 riconosciuto in Italia.

Italiani e cubani hanno commemorato il primo anniversario dell’arrivo nella città di Torino di 38 collaboratori sanitari dell’isola che hanno aiutato a combattere il Covid-19 per tre mesi.

L’evento è stato ricordato con un forum virtuale binazionale coordinato da Michele Curto, presidente dell’Agenzia per gli scambi culturali ed economici con Cuba (Aicec), un’organizzazione molto attiva nel movimento di solidarietà con la nazione caraibica, con sede nel capoluogo piemontese.

Curto è stato il presentatore della serata di due ore in cui hanno abbondato emozioni e sentimenti convergenti di gratitudine e affetto reciproco, ricordando la presenza di medici e infermieri cubani in momenti di particolare intensità della pandemia.

La cantante lirica Ileana Jimenez, del Centro Studi Italia-Cuba, ha interpretato gli inni nazionali dei due paesi in apertura del colloquio al quale hanno partecipato, tra gli altri, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino.

Hanno partecipato anche il nuovo ambasciatore designato d’Italia a Cuba, Roberto Vellano, e il suo omologo cubano in Italia, José Carlos Rodríguez.

Tutti hanno evidenziato, in un modo o nell’altro, l’altruismo, la dedizione e la devozione dei membri della brigata, che hanno contribuito con i loro colleghi italiani a espandere i tradizionali legami di cooperazione e amicizia tra i rispettivi paesi.

Il dottor Julio Guerra, capo della brigata del Contingente Henry Reeve, riconosciuto con il titolo di cittadino onorario di Torino, ha partecipato dal Messico, dove aiuta ad affrontare l’emergenza sanitaria, e dall’Avana lo scrittore Enrique Ubieta, anche lui membro del gruppo.

Il Presidente, Marco Papacci, ha parlato a nome dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, mentre la Presidente, Ada Galano, ha parlato a nome del Comitato di Coordinamento Nazionale dei Cubani Residenti in Italia.

Inoltre, Luciano Vasapollo, dell’Università di Roma La Sapienza e della Rete in Difesa dell’Umanità e Carlo Picco, direttore dell’Azienda Sanitaria Locale di Torino, insieme al dottor Alessandro de Prado, che hanno lavorato con i colleghi delle Antille.

Durante la riunione, i relatori hanno evidenziato il lavoro dei professionisti cubani, che hanno realizzato più di 5.100 trattamenti medici, circa 29.000 procedure e azioni infermieristiche, e hanno assistito più di 170 pazienti.

Hanno anche partecipato ad altre azioni extra-ospedaliere e hanno organizzato, insieme ai professionisti italiani, il ‘Primo Simposio medico Italia-Cuba’. Scambio su Covid-19″.

Alla fine della missione tornarono in Patria con numerose espressioni di gratitudine e di affetto, tra cui il premio per meriti civili a ciascun membro della brigata, da parte del governo della regione Piemonte.


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